Logica progettuale
L’impianto di recupero calore è composto da un unico stadio di scambio termico. Sulla base delle analisi svolte dal nostro ufficio tecnico è stato possibile proporre e realizzare un progetto di recupero calore che sfrutta l’entalpia contenuta nei fumi in uscita dai 2 generatori di vapore Mingazzini della centrale termica al fine di preriscaldare l’acqua di reintegro immessa nel degasatore, escludendo parte dell’apporto di vapore attualmente utilizzato.
Miscelando i fumi in uscita dai 2 preriscaldatori Mingazzini, e considerando le perdite di temperatura dovute a dispersioni termiche, si ottiene un flusso gassoso ad una temperatura media di 120°C. L’entalpia contenuta nei fumi viene utilizzata per scaldare l’acqua di reintegro caldaie da 13°C ad una temperatura di circa 65°C. L’acqua scaldata è quindi immessa nel serbatoio attualmente utilizzato per il recupero del troppo pieno del degasatore e sono stati predisposti degli stacchi valvolati sulle tubazioni, in maniera tale da integrare l’impianto con una linea di ricircolo sul serbatoio di accumulo dell’acqua di reintegro delle caldaie qualora se ne verifichi la necessità.
Fondamentale per garantire alte prestazioni dell’impianto Renovis è stata l’esclusione del vapore attualmente immesso nell’accumulo dell’acqua di reintegro.
Risultati attesi:
- Risparmio Gas Naturale: 165.000 Sm3/anno
- CO2 non immessa in atmosfera: 305 ton/anno
- Payback: 2,5 anni
E' possibile stimare un risparmio di metano annuo al minimo risultato atteso pari a circa il 5% del totale consumato dallo stabilimento prima dell’intervento.
L'impianto realizzato è stato dotato di un sistema di monitoraggio in grado di misurare e storicizzare i consumi post-intervento. Ciò è essenziale per la consuntivazione e la verifica dei risparmi energetici conseguiti.