L’intervento realizzato consiste nel recupero del calore contenuto nell’aria esausta emessa
dalle bocchette di espulsione di tre forni di ricottura di uno stabilimento appartenente a un noto marchio di produzione di vetro cavo. Tale calore è utilizzato per la climatizzazione invernale del reparto di ispezione automatica e degli uffici direzionali e amministrativi e per alimentare un chiller ad assorbimento deputato al raffrescamento di una grande sala quadri elettrici.
Per
ottenere il recupero sono stati realizzati tre impianti aeraulici di captazione, uno per ciascun forno, costituiti ognuno (principalmente) da uno scambiatore di calore aria/acqua.
Attraverso gli scambiatori, il calore contenuto nell'aria esausta emessa da
ciascun forno è utilizzato per scaldare una portata d’acqua in circuito
chiuso da 70 a ca. 85°C. L’acqua scaldata alimenta i terminali di
riscaldamento installati nei reparti interessati dall'intervento.
L’intervento ha lo scopo di generare un risparmio di gas naturale pari al totale del fabbisogno infatti per il riscaldamento degli ambienti descritti il cliente ha deciso di non adottare dei generatori di calore standard, optando per una soluzione con recupero di calore. Inoltre, parte dell'acqua calda prodotta grazie all'impianto di recupero calore realizzato è utilizzata per alimentare un assorbitore al bromuro di litio di potenza frigorifera pari a 70 kW. Grazie a quest'ultima apparecchiatura è oggi possibile raffrescare a costo zero una grande sala quadri elettrici.
Risultati ottenuti:
- Risparmio di energia termica: 3.650.000 kWh/anno
- Risparmio di energia elettrica: 200.000 kWh/anno
- Risparmio di energia primaria: 376 Tep/anno + 37 Tep/anno
- Risparmio di gas naturale: 450.000 smc/anno
- CO2 non immessa in atmosfera: 877 ton/anno + 86 ton/anno
- Payback intervento: circa 24 mesi