Presso lo stabilimento italiano un’importante multinazionale del settore tissue, RENOVIS ha realizzato un sistema di recupero calore che sfrutta l’entalpia contenuta nei fumi combusti in uscita dal GVR posto a valle di una grande turbina a gas da 17MWe.
Il calore recuperato dall’impianto viene oggi utilizzato per:
- Preriscaldare l’acqua di reintegro 500 kWt
- Scaldare l’acqua utilizzata per il riscaldamento invernale 3.500 kWt
Il nuovo impianto genera pertanto, oltre ad un importante risparmio in gas naturale, possibile grazie al preriscaldo dell’acqua di reintegro, un significativo beneficio energetico ed economico grazie alla possibilità di riscaldare gran parte dello stabilimento a costo zero nel periodo invernale. Lo scambiatore di calore, cuore del sistema implementato, ha una potenzialità termica di ulteriori 1.500 kWt. Tale ulteriore potenziale potrà essere sfruttato in futuro per altri ultilizzi strategici (freddo di processo e/o raffrescamenti per mezzo di chiller ad assorbimento).
LOGICA PROGETTUALE
Attraverso un adeguato sistema di piping i fumi in uscita dal GVR vengono convogliati ad uno scambiatore di calore (RC). Questo è collegato ad un serbatoio coibentato tramite un sistema di ricircolo. Da qui ha origine un flusso termico che, tramite uno scambiatore a piastre, va a preriscaldare l’acqua di reintegro del GVR stesso prima che essa venga convogliata al serbatoio degasatore. Un secondo serbatoio accumula l’acqua preriscaldata e ed è connesso sia al serbatoio principale che al degasatore, in questo modo è possibile gestire al meglio nel tempo il recupero termico generato. Infine i fumi esausti vengono convogliati verso un nuovo camino tramite un ventilatore adeguatamente dimensionato. Il sistema di recupero è inoltre equipaggiato con serrande e pompe dimensionate per gestire in modo corretto la circolazione dei fluidi termovettori.
Risultati ottenuti:
- Risparmio di energia termica: 18.190.000 kWh/anno
- Risparmio di energia primaria: 1570 Tep/anno
- Risparmio di gas naturale: 1.900.000 smc/anno
- CO2 non immessa in atmosfera: 3.535 ton/anno
- Payback intervento: circa 16 mesi